Bassista, chitarrista, compositore e arrangiatore. Diploma Accademico di secondo livello in Discipline musicali a indirizzo interpretativo-compositivo – Jazz all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Pietro Mascagni” di Livorno con il masssimo dei voti.
Il 5 luglio 2021 in occasione del’Accademia Chigiana International Festival 2021, è bassista elettrico solista nella prima assoluta italiana di “Music for Ensemble and Orchestra” del compositore newyorkese Steve Reich con l’Orchestra Regionale Toscana e Giuseppe Ettorre (contrabbasso solista). Dir. Daniele Rustioni.
Nel 2018 con il Glenn Ferris Italian Quintet pubblica per Improvvisatore Involontario il CD “Animal Love”.
“Questo disco è meraviglioso. Sembra uscito da un film di Jarmush…” (Radio Ros Brera).
“Improvvisatore Involontario pubblica l’entusiasmante Animal Love del Glenn Ferris Italian Quintet. Il trombonista statunitense assieme al clarinettista M.Mariottini, al chitarrista G. Stracciati, al bassista F.Fabbrini e al batterista P.Corsi, realizza un disco di inusitata bellezza” (Gianluca Diana, “Alias” Il Manifesto)
Nel 2013 con Michael Blake al sax tenore, Alessandro Giachero al piano e Francesco Petreni alla batteria realizza il CD “At the fortess”, progetto di composizioni originali che fonde la tradizione con il jazz moderno, in cui differenti esperienze creano un unico corpo musicale estremamente vario e di forte impatto emotivo.
Dalla collaborazione pluriennale con il chitarrista Roberto Nannetti scaturiscono molti progetti, tra questi il “Quartetto Acustico Latino” con il quale nel 1998 realizza il CD “L’uomo che canta” e successivamente intraprende una lunga serie di concerti in italia ed europa.
“Sono sempre di più i musicisti nati e cresciuti in Italia che, dopo un lungo periodo di frequentazione del linguaggio jazzistico più ortodosso, avvertono il desiderio di trovare una propria identità espressiva in cui jazz e musiche di altre tradizioni possano incontrarsi e miscelarsi per dare vita a qualcosa di più vicino alla nostra estetica. Non è un caso, ad esempio, il fatto che qui da noi molti si siano dedicati allo studio della tradizione musicale sudamericana nelle sue varie forme, proprio per la presenza in essa di elementi melodici e ritmici più vicini e assimilabili alla nostra sensibilità latina e mediterranea.
L’uomo che canta del Quartetto Acustico Latino, rappresenta una delle opere più significative realizzate in questo senso” (www.acoustic-music.de).
Con Roberto Nannetti prende parte ad altri progetti importanti tra i quali “egg project” dal quale scaturirà il CD “Urla” e una serie di concerti in Europa e in Turchia.
Altra importante collaborazione quella con Klaus Lessmann, sassofonista bavarese con il quale condividerà molteplici esperienze. Con Lessmann nel M.Picchiò 4tet, nel 1989 realizza per la Splasc(h) l’LP “Biri San” e si esibisce al Teatro Morlacchi di Perugia nell’ambito di Umbria Jazz Festival 1989. Con la Siena Jazz Big Band (con ospiti illustri quali Enrico Rava, Gianni Basso, Marco Tamburini, Barbara Casini, Renato Chicco, John Ramsey) realizza nel 2003 l’album “Abstrutions”. Infine nel 2017 registra “Euphonics Sounds” dedicato alle musiche di Scott Joplin riarrangiate dal maestro bavarese e presentato a “Jazz Visions 2018” a Osasco (CN).
A suo nome il “Franco Fabbrini Quartet” con Maurizio Giammarco al sax, Roberto Rossi al trombone e Francesco Petreni alla batteria e il “Franco Fabbrini Trio” con Matteo Addabbo al piano e Andrea Beninati alla batteria.
Oltre all’attività jazzistica opera nel campo della canzone d’autore e come compositore di musiche di scena.